Intervista a Pietro Costantini, cosplayer ravennate, in arte Capitan America
Vetrina delle Emozioni presenta un eroe tra la gente: il cuore dietro la maschera
Nel mondo del cosplay, dove fantasia e realtà si intrecciano, ci sono storie che vanno oltre il costume e toccano l’anima. Pietro Costantini supporta questo suo progetto a Ravenna, conosciuto come Capitan America, ha trasformato una passione condivisa con sua figlia in una missione di solidarietà, coraggio e umanità. In questa intervista ci racconta il suo percorso, le emozioni vissute tra fiere e ospedali, e il potere di un sorriso donato a chi ne ha più bisogno. Un viaggio che dimostra come, a volte, i veri supereroi non volano… ma camminano tra noi.
Come è iniziato il tuo viaggio nel mondo del cosplay?
Il mio viaggio nel mondo del cosplay è nato grazie a mia figlia Federica, che già da tempo era immersa in questo mondo. Un giorno mi propose di realizzare un cosplay insieme e di accompagnarla alla fiera di Rimini Comix. Così accettai, vincendo la mia vergogna, e decisi di impersonare il suo supereroe preferito: Capitan America.
Come hai iniziato a interpretare Spider-Man?
Spider-Man è arrivato un po’ per caso. Mi veniva spesso richiesto per compleanni, eventi e feste, essendo uno dei supereroi più amati dai bambini. Ho iniziato per gioco, facendo un compleanno gratuito per un piccolo fan di Spider-Man… e da lì è nato tutto.
Ti senti affine al personaggio di Capitan America?
Assolutamente sì. Mi sento molto vicino al suo carattere: sono una persona umile, rispettosa con tutti, e cerco sempre di essere presente per chi ha bisogno. Capitan America incarna questi valori, e interpretarli mi viene naturale.
Hai affrontato momenti difficili nella tua vita?
Sì, nella vita non mi sono mai tirato indietro davanti alle sfide. Sono stato in ginocchio, ma mi sono sempre rialzato più forte di prima. Questo spirito di resilienza è qualcosa che condivido con i supereroi che interpreto.
Hai partecipato a molte fiere ed eventi. Quali esperienze ti hanno colpito di più?
Ho partecipato a molte fiere cosplay in giro per l’Italia e a feste di città, collaborando con Avis e altri enti benefici. Mi sono spesso messo a disposizione per promuovere la solidarietà e il valore del dono. Una delle esperienze più toccanti è stata andare in giro per le pediatrie, donando sorrisi ai bambini malati, soprattutto all’ospedale di Ravenna e al Rizzoli di Bologna, grazie alle associazioni Agebo e Ansabbio. Ringrazio di cuore chi mi ha dato l’opportunità di portare non solo allegria, ma anche un messaggio di forza e volontà.
Hai anche aiutato in situazioni di emergenza?
Sì, ho offerto supporto alla Croce Rossa e alla Protezione Civile durante le alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna. Aiutare il prossimo in momenti critici è per me un dovere morale.
Oltre al cosplay, quali sono i tuoi hobby?
Amo viaggiare, stare nella natura, andare in palestra, giocare a calcio… insomma, mi piace tenermi attivo. Non fumo, non bevo alcolici né caffè, mangio di tutto e adoro stare in compagnia. L’amicizia per me è un valore fondamentale.
Qual è stato il giorno più bello della tua vita da cosplayer?
Senza dubbio, la prima volta che ho indossato il costume di Capitan America, partecipando con mia figlia che vestiva i panni di Wonder Woman a Rimini Comix. È stato un grande successo: vedere il sorriso dei bambini, lo stupore nei loro occhi, gli abbracci… tutto questo mi ha emozionato profondamente. Condividere questa passione con mia figlia è qualcosa che non ha prezzo. È la cosa più bella che ci sia.
Grazie infinite per questo meraviglioso contributo; è possibile interagire e seguire Pietro Costantini, in arte Capitan America, cosplayer ravennate, attraverso i canali social e Instagram.
Intervista a cura di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo – vetrinadelleemozioni.com Autori e Artisti.