Intervista di Gioia Lomasti a Flavio Girardelli

Flavio Girardelli intervistato da Gioia Lomasti

Flavio Girardelli nasce a Borgo Valsugana in Trentino. Ha iniziato la sua vita artistica con la poesia per poi arrivare a scrivere canzoni. Pubblica nel 2002 libro di poesie di rilievo nazionale “Maudit- vita tra sogno e realtà” dove ottiene buon riscontro di pubblico e ottime critiche da addetti ai lavori. A causa di vari problemi e motivi personali, per diversi anni non può continuare con la sua vita artistica che riprende nel 2008 dove pubblica il suo secondo libro di poesie e riflessioni “Uomini di Sabbia” edito dalla Libroitaliano World. Anche qui con ottimo riscontro sia di pubblico che di critica. Nel marzo 2009 si avvicina al mondo della musica e partecipa al primo Festival degli Autori di Sanremo. Scrive il testo della sigla di apertura “balla col vento” (autori Opim – Flavio Girardelli ) – per poi arrivare in finale con le canzoni “in questa città”( autori Opim – Flavio Girardelli) e “gocce bollenti” ( autori Opim – Flavio Girardelli – Squarcia- Settembrini ). Pubblica delle poesie nell’agenda 2010 “Le Opere e i Giorni” edita dalla Edizioni Libreria Croce di Roma. Partecipa al Festival degli Autori di Sanremo 2010. Arriva in finale della sezione emergenti con due brani scritti con la collaborazione di Francesco Amoruso che saranno cantati da Stefano Leoni – “pelle e cera” e “tutto quello che si chiede a un sogno” che ricevono buone critiche dagli addetti ai lavori. Sempre nello stesso partecipa e vince il Festival degli autori 2010 nella sezione Sanremo Promo Award con “Domani” cantata da Rosita, canzone scritta con Opim. Nella giuria sono presenti anche Alberto Salerno,Marcello Balestra, Iskra Menarini, Bernardo La Fonte.

 

Vetrina delle Emozioni ringrazia Flavio Girardelli per questo prezioso contributo.
Esce il tuo primo romanzo dal titolo “Io ritorno domani”, vorresti parlarcene?

Io ritorno domani

La storia parla di amici, un incontro e una famiglia.  Descrittiva nella prima parte,  tocca luoghi e protagonisti per poi arrivare a un punto dove tutto viene stravolto da un evento che fa perdere i riferimenti temporali.  Solo alla fine ogni cosa avrà un senso e si potrà capire il vero significato di ciò che è stato letto, del titolo e della copertina. Il mio intento era di riuscire a scrivere una storia piacevole, che abbia al suo interno diverse fasi e possa così portare a coloro che lo leggeranno qualche ora veramente piacevole. Un romanzo di 130 pagine scritto proprio perché volevo in questa mia prima esperienza come scrittore, pensare al lettore immerso e partecipe della storia; vivere le diverse emozioni che mi auguro di essere riuscito a trasmettere, avere curiosità di arrivare alla fine avendo letto, come piace dire a me, tutto d’un fiato. La storia è ambientata prevalentemente in Trentino, da Riva del Garda alle montagne del Lagorai, la Val Campelle e Passo Manghen. I luoghi sono nella maggior parte reali e molti si possono trovare nel mio sito nella sezione “luoghi del libro”. I personaggi  nella storia non sono reali, i soli gruppi musicali invece lo sono. Ho voluto citare  i “The Bastard sons of Dioniso” e gli “Squirties”con il loro batterista  Joe divenuto in pochi anni  un noto regista  videomaker. Un piccolo cameo che ho voluto inserire per rendere omaggio a chi da anni grazie alla musica, o propria arte, fa conoscere la nostra regione.

The Long Return HomeSappiamo che il romanzo è stato scritto in italiano e tradotto in spagnolo ed inglese. Come mai questa scelta?

Esattamente, la scelta è stata ponderata, come quella di pubblicare sia la versione e-book che cartacea. Ho pensato di credere in quello che sono e faccio, investendo su me stesso ed  in un progetto che comprendeva anche la traduzione in almeno due lingue straniere , commissionandola a  professionisti . Ho scelto dei traduttori madrelingua perché molti termini, modi di dire, cambiano in base alla lingua, non volevo una traduzione ben fatta e letterale ma una traduzione ben fatta e comprensibile. Pensare al lettore e che i modi di dire cioè la  terminologia usata, siano elaborati anche in altre lingue.

Non è facile dato che ci sono molte sfumature come nella lingua italiana, basti pensare ai dialetti o modi di dire, accenti,  diversi da città a città o da regione a regione . Confido che i traduttori abbiano fatto un buon lavoro.

Una scelta fatta  sia per poter ampliare il ventaglio dei miei potenziali lettori, sia perché mi piace l’idea di raccontare della nostra terra  agli emigrati, a chi  vive e lavora all’estero. Arrivare a chi ha nonni e bisnonni  italiani, a chi ama l’Italia, ma non sa la nostra lingua.

Come ci si trova a pubblicare come scrittore indipendente con un self publishing?

Ho affidato a Youcanprint  la realizzazione dell’ebook e versione cartacea nonché la logistica.  Vedremo nei prossimi mesi se è stata una buona scelta. Fino adesso sono abbastanza soddisfatto. Devo dire è stato un lavoro abbastanza lungo e faticoso, alcune fasi tecniche ho dovuto affidarle interamente a loro cercando però di seguirle totalmente. Sono soddisfatto, anche se sicuramente qualche errore o sbavatura per quanto si controlli, scappa purtroppo sempre. L’editing  invece l’ho affidato a due mie persone di fiducia che penso abbiano fatto un buon lavoro. Di fatto ho controllato lo svolgersi delle fasi tecniche di tre romanzi insieme, dato che vi erano da seguire anche quelli in lingua spagnola e inglese, anche se meno impegnativi dato che il lavoro consegnato dai traduttori era professionale anche nell’impaginazione e spaziature. Comunque sia l’aver pubblicato, gestendo praticamente il tutto, mi ha permesso di acquisire nuove competenze che mi serviranno sicuramente in futuro.

Pubblicare come scrittore indipendente, una scelta obbligata o voluta?

Le bozze sono state redatte circa tre anni fa e da allora, anche se avevano avuto un parere positivo da diverse case editrici, stavano ferme li, sia  per motivi tecnici che commerciali. Ho atteso molto ma non avevo alcun contratto e quando incontrato l’editore, con cui pensavo di avviare finalmente la pubblicazione, mi disse che il romanzo non rientrava più nei loro progetti editoriali e dunque ero libero di cercare altrove, ho deciso di prendere io in mano la situazione cogliendola non come negativa ma come opportunità. Ho iniziato quindi a seguire sia il lavoro tecnico inerente al libro, quello del mio sito web oltre a predisporre l’ambito commerciale e promozionale.

Vorresti darci qualche dettaglio in più sui protagonisti del tuo racconto. Ne prediligi uno in particolare?

Oltre ai protagonisti principali, ce ne sono diversi secondari comunque importanti. Per questo si possono preferire anche i meno visibili, come il nonno, che potrebbe apparire marginale, nell’ombra, ma che ha un ruolo importante come nella vita reale. Alcuni personaggi o protagonisti avranno un impatto diverso, perché ho cercato di creare delle situazioni che verranno a mio parere percepite in maniera diversa, a seconda di chi legge, se uomo o donna.  Ho messo i protagonisti davanti alle loro debolezze, alle loro paure.

Diciamo che i due personaggi a cui mi sono più affezionato sono il nonno e Francesca, una ragazza tosta, indipendente e moderna che sa quello che vuole dalla vita. Una donna che resterà sempre tale ma capace di dare spazio al lavoro, famiglia e amore.

Parlaci dell’ambientazione che gira attorno al tuo romanzo, come mai questa scelta?

Io sono Trentino e amo alla follia le montagne, la mia terra e dunque mi attirava l’idea di ambientarlo prevalentemente nella mia Regione, nelle zone che appunto amo particolarmente. Da sempre credo che il binomio cultura-territorio sia essenziale per migliorare la qualità della vita, creare nuove opportunità di lavoro. Ho inserito poi anche altre città italiane come Trieste, Reggio Calabria e Padova proprio perché penso che tutta l’Italia sia piena di ricchezze culturali e territoriali uniche al mondo.

El RegresoA cosa si deve questa tua iniziativa di far scegliere la copertina del romanzo sui social, attraverso una votazione al tuo pubblico, tra le diverse tipologie proposte? Vi è stato riscontro? 

Sinceramente la copertina è il vestito del libro, quello che deve attirare l’attenzione avendo però un riferimento alla storia che si andrà a leggere. Io ne avevo realizzata una ma avevo chiesto a diversi grafici  di elaborarne altre per poi decidere qual’era per me la migliore. Quando sono arrivate francamente mi sono piaciute tutte ed ero molto incerto. Da lì è nata l’idea di rendere partecipe il pubblico, i potenziali lettori, alla selezione, tramite una votazione su facebook. Devo dire che il riscontro vi e’ stato ed hanno votato davvero in tantissimi, in molti anche dandomi consigli e pareri personali. Ho apprezzato molto e la maggioranza ha scelto la copertina che poi è divenuta quella ufficiale.

Come ultima domanda direi “obbligatoria” potresti darci dettagli dove è possibile reperire il tuo romanzo? 

Il romanzo in versione cartacea ed ebook si trova negli store online più importanti  come Amazon, Ibs, Google Play Store, Apple Store, LaFeltrinelli, InMondadori ma non solo.  Basta digitare “Io ritorno domani – Flavio Girardelli” su qualsiasi motore di ricerca come google o yahoo ed uscirà il listato di tutti i siti in cui è presente l’opera. Fatto questo con pochi click lo si potrà ordinare. Ovviamente uscendo all’approssimarsi delle feste Natalizie,  i tempi di attesa si allungheranno di qualche giorno. Le versioni e-book saranno disponibili in diverse versioni: pdf, Epub, Mobi.
Se si vuole consultare il mio sito www.flavione.it , oltre a contattarmi per richiedere informazioni, nel menù  alla voce “IL LIBRO”, si avrà modo di visionare sia una lista di negozi online dove fare l’acquisto con pochi click, sia una corposa lista dei negozi sparsi in tutta Italia dove ci si può recare per ordinarlo.

Dopo aver avuto grandi soddisfazioni nel campo della poesia e nel mondo musicale, ti auguro a nome mio e di vetrina delle emozioni di averlo anche come romanziere.

A cura di Gioia Lomasti
in esclusiva per vetrinadelleemozioni.com

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