INTERVISTA DI GAETANO CUFFARI A FRANCESCO “FRENCIO” FECONDO E ANTONELLA “GIGA” GIGANTINO

Vidra - La Fine delle Comunicazioni

Vidra – La Fine delle Comunicazioni

VIDRA – LA FINE DELLE COMUNICAZIONI

I VIDRA sono una band synth-pop/cantautorale fondata a Salerno nel 2006. La formazione attuale è composta da: Antonella “Giga” Gigantino, cantante e autrice di testi, Francesco “Frencio” Fecondo, tastierista e autore musicale, Michela Coppola, violista, e Davide Emanuele Zinna, chitarrista e programmatore elettronico. Il gruppo ha partecipato a Sanremo Rock nel 2007, entrando nella compilation di Area Sonica con il brano “Chiedi alla polvere”, distribuito sui canali Mondadori e con il Corriere di Sicilia. Nel 2009 ha pubblicato l’ep autoprodotto “Conti su conti”, la cui open-track “John Ford” è stata inserita nella compilation vol.6 di Rockit. Dal 2010 al 2011 la band si è dedicata alla realizzazione di spettacoli multimediali come “J-pop”, “Moby Dick, l’Oceano e i relitti musicali”, “S|pace – monologo a due voci”, “Raed – Requiem aeternam dona” e “Grand Theft Vidra”. Nel 2012 ha vinto il Broken Stone Festival, aprendo il concerto della Bandabardò a Contursi Terme. Nel 2014 Frencio ha scritto e arrangiato il primo album solista dell’attore materano Antonio Andrisani, “Andrisanissima”, contenente i singoli “Convertino”, “Kolossal” e “Canzonissima” (feat. Fabrizio Bosso). Nel 2015 la band è entrata a far parte della scuderia Rupa Rupa Records (www.ruparuparecords.com). Il disco in cantiere “La fine delle comunicazioni” è un concept-album sul tema dello spazio. Tra gli ospiti: Alessandro Orlando Graziano, Peppino De Florio degli Heroscimmia, i Tough Tone e Cesare Savastano degli Elettrauti.

Vetrina delle Emozioni dà il ben tornato alla band synth-pop/cantautorale dei “Vidra” e porge i suoi saluti ad Antonella Gigantino, cantante e autrice dei testi, e a  Francesco Fecondo “Frencio”, autore musicale e tastierista.

Buongiorno, Giga, potresti presentare ai lettori di Vetrina “La fine delle comunicazioni”?

Giga: “La fine delle comunicazioni” è il nostro primo album e uscirà in autunno per l’etichetta indipendente salernitana Rupa Rupa Records (www.ruparuparecords.com). Il disco è la fotografia di quello che siamo diventati dopo l’incontro con Michela Coppola e Davide Emanuele Zinna. Nuova formazione, nuovo sound. Ogni canzone è come un piccolo film, il filo rosso è il tema delle relazioni interpersonali.

…Ecco, a proposito del nuovo sound, quali richiami sonori dobbiamo aspettarci per questo album?

Frencio: Si tratta di un disco elettroacustico. I synth e batterie elettroniche in stile techno-pop 80/90 si fondono con le trame di viola. La pre-produzione è stata curata da Gerardo Coppola, fratello di Michela, chitarrista e bassista. Con lui abbiamo acquistato anche delle inedite venature rock.

A cosa si deve la reinterpretazione di brani quali “Trimotore idrovolante” di Amedeo Minghi e “Rossetto e Cioccolato” di Ornella Vanoni?

Frencio: “Trimotore Idrovolante” mi ha sempre affascinato per la sua evoluzione melodica e per il testo da aeropoema futurista. Ci sono due punti di contatto con “La fine delle comunicazioni”: da un lato l’ambientazione spaziale, presente anche in “Cosa nasconde il cielo?” e nella title-track, dall’altro il tema dell’assenza di comunicazione (la molla che fa partire il disertore geloso è una lettera che non arriva mai). Negli ultimi tempi è in atto una riscoperta del Minghi più “alternative”: Justin Timberlake ha campionato lo strumentale progressive “Lustful”…è solo l’inizio, quel repertorio è una miniera d’oro.

Giga: Ho riscoperto “Rossetto e cioccolato” grazie a “Le conseguenze dell’amore” di Paolo Sorrentino. La prima volta che abbiamo cantato il brano è stato in occasione della nostra partecipazione al Broken Stone Festival nel 2012. Dal vivo lo eseguiamo in chiave acustica, su disco avrà un arrangiamento new wave con clavicembalo alla Stranglers.

Con la cover di “Trimotore idrovolante” avete avuto la possibilità di entrare in contatto con il Maestro Amedeo Minghi: come valutate questa esperienza?

Frencio: E’ stato un incontro indimenticabile. Minghi ha partecipato con gioia alle riprese del videoclip, sinceramente incuriosito da noi. Quando siamo arrivati sul set e ci siamo conosciuti, ha saltato ogni saluto formale per parlare direttamente del nostro arrangiamento. Aveva in testa ogni passaggio, ricordava le entrate degli strumenti. La musica al centro di tutto.

Amedeo Minghi

I Vidra con Amedeo Minghi

Oltre all’ottima fattura del sound, i pezzi inediti contenuti nell’album si distinguono per la malinconica e romantica raffinatezza dei testi che rappresentano un valore aggiunto nel risultato finale del prodotto. Da cosa sono stati ispirati?

Giga: I miei testi riflettono me stessa e la mia finestra sul mondo. Cinematografici quanto basta, raccontano di persone, di storie, di invenzioni. Ogni uomo è mondo in se stesso, basta avere occhio e viaggiare.

Ci sono stati brani che vi hanno divertito di più in fase di realizzazione?

Giga: Nel mio caso “Trimotore Idrovolante”, non la conoscevo. Cantare e imparare una canzone non scritta da sè è una doppia sfida di interpretazione, devi entrare come attrice nella testa dell’altro. È un gioco alla “Essere John Malkovich”, sei in quel mezzo piano della fantasia.
Frencio: Io mi sono divertito a scrivere “Titanio” e “Aprile passa in fretta”;  hanno armonie insolite per un disco pop, due giochi bizzarri…

A confermare l’entusiasmo che ruota intorno ai Vidra e a “La fine delle comunicazioni” ci sono le numerose collaborazioni presenti nei brani. Potresti parlarcene?

Giga: Alessandro Orlando Graziano, artista romano, co-autore dell’ultimo singolo sanremese di Antonella Ruggiero “Da lontano”, ha firmato il testo di “Cosa nasconde il cielo?” e ha interpretato lo special di “La frusta”. Nazario “Raza” Bizzoco dei Tough Tone ha cantato la seconda strofa di “Titanio”, Raffaele “Raffaman” Cassese, sassofonista del duo, ha suonato un magico assolo soul sulla coda di “Rossetto e cioccolato”. Peppino De Florio, autore musicale della band rock-demenziale  Heroscimmia, ha suonato le chitarre di “Emme da Berlino”. Cesare Savastano del gruppo beat “Elettrauti” ha suonato, invece, l’assolo di chitarra di “Aprile passa in fretta”.

Vidra

Recentemente i Vidra sono entrati a far parte della scuderia Rupa Rupa Records, casa discografica che ha prodotto il nuovo lavoro, quali sono le vostre impressioni relative a questo connubio?

Frencio: Più che positive. Gabriele Loria di Rupa Rupa è un grandissimo professionista con quindici anni di esperienza. Oltre alla produzione, ha curato in prima persona gli arrangiamenti, insegnandoci molti trucchi per rendere le canzoni più dirette. Le sue lezioni più importanti: l’uso delle pause e la cura per la parte ritmica.

Contestualmente al vostro album in studio avete lavorato ad un progetto intitolato “Un tipo atipico (Tributo a Ivan Cattaneo)”. Di cosa si tratta?

Frencio: Si tratta di un doppio album pubblicato dalla neonata “Sotèr Label”. Ventinove artisti sono stati invitati a re-interpretare i brani più significativi del repertorio dell’Ivan Cattaneo-cantautore (tra gli altri: Garbo, Banda Osiris, Gianni Leone de Il Balletto di Bronzo, Montefiori Cocktail). Noi abbiamo realizzato la cover dell’irriverente “Sesso selvaggio” con l’amico attore Antonino “Masi” Masilotti. Il disco arriverà nei negozi il 18 settembre. Tra pochi giorni sarà online il nostro videoclip promozionale.

Sicuramente porterete in giro “La fine delle comunicazioni”. Avete già fissato qualche appuntamento?

Giga: Non ancora, ma posso dirti che faremo delle date di presentazione anche fuori dalla Campania. Troverete gli aggiornamenti sul nostro sito ufficiale e sugli altri canali web che ci riguardano. A presto

A cura di Gaetano Cuffari

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