Jam Session – Letture e dintorni recensione di Gaetano Cuffari
“Raccontarsi e raccontare attraverso la porzione di un romanzo famoso, di un classico della letteratura, di una poesia”. Fare cultura e scambiarsi “il sapere” in modo semplice, conviviale , per l’appunto … banchettando”.
È questa la nota che ha ispirato la Jam Session letteraria svoltasi in tre appuntamenti serali, della durata di alcune ore cadauno, a Ricca di Diano D’alba presso l’Agriturismo “Il Convivio” in collaborazione con la Libreria “Milton” di Alba, a partire dalle ore 20.30 di Giovedì 29 Agosto, Giovedì 5 e 12 Settembre 2013 e intitolati “Fante e dintorni”, “Classici e dintorni”, “Poesie e dintorni”.
Nella suggestiva cornice del piccolo anfiteatro presente nell’Agriturismo e collocato intorno ad “Attiglio”, il secolare Tiglio che domina una platea stretta all’ideale palco di lettura ricavato intorno alla “pianta antica”, un copioso numero di partecipanti ha reso possibile questo interessante esperimento culturale, al richiamo dello slogan presente sulla locandina pubblicitaria: “Venite a leggere quello che vi piace”!
Le tre serate si sono articolate intrecciando la musica alle letture del pubblico, creando di fatto un’atmosfera ideale, d’impatto pressoché immediato, su tutti i partecipanti senz’altro già messi a proprio agio dalla degustazione di succulente pietanze della tradizione culinaria italiana, gentilmente preparate e servite dallo Staff dell’Agriturismo il “Convivio”, subito prima l’inizio delle sessioni musical-letterarie.
Con l’appuntamento titolato “Fante e dintorni” si è dato il là alla serata d’apertura di Giovedì 29 Agosto 2013. Partendo infatti dalla lettura di alcuni periodi delle opere dello scrittore italo/americano John Fante, introdotte sapientemente da Carlo Borgogno, co-organizzatore nonché indovinato presentatore della Jam Session letteraria, le narrazioni del pubblico si sono via via susseguite ai piedi di “Attiglio” toccando i più svariati autori quali Bukowski, Bucay, Sanders, ecc. Il tutto gustosamente condito dalla performance sonora dell’Artista Jazz Pier Renzo Ponzo il quale, oltre ad accompagnare magistralmente le letture dei narratori con clarinetto e sax, si è ritagliato uno spazio all’interno della serata dando un saggio delle sue doti di “Musicista di rango” con una breve e raffinata esibizione solista, non prima però di aver preso parte anch’egli alle letture, recitando alcuni brevi racconti “surreali” scritti di suo pugno.
Le atmosfere gradevoli e rifinite dei vari momenti susseguitisi all’interno della “Jam Session” possono considerarsi il “vero” risultato dell’esperimento artistico, al suo primo banco di prova. Il supporto umano e culturale di quanti ne hanno preso parte, unitamente alla macchina organizzativa, ha reso fattibile lo svolgimento e, dunque, il buon esito dello stesso suggerendo i più variegati spunti per le serate a venire.
Sull’onda dell’entusiasmo provocato dalla buona riuscita di “Fante e dintorni” e preceduto dalla menzione su una pagina locale del quotidiano “La Stampa” (datata Giovedì 5 Settembre 2013) si è svolto, nella serata del suddetto giorno e presso il medesimo sito, il secondo appuntamento della Jam Session letteraria che, stavolta, ha preso il titolo di “Classici e dintorni”.
Come suggerisce il titolo stesso, il tema dell’incontro ha fatto il giro intorno alla lettura di porzioni di classici della letteratura mondiale e di autori come Dostoevskij, Bach, Bulgakov, Morante, Platone, Shakespeare, Dante Alighieri, ecc, al gusto del narratore di turno.
La formula della serata è stata uguale a quella dell’incontro precedente (squadra che vince non si cambia).
Le molteplici letture del pubblico narratore presentate da Carlo Borgogno sono state accompagnate, per l’occasione, da un Trio Jazz ( Pianoforte, Sax e voce) che ha deliziato gli astanti con il calore di melodie strumentali talvolta bagnate da accompagnamenti vocali in chiave scat e che ha eseguito pure, nelle piccole pause, le note di famosi successi italiani e non alla maniera Jazz, come ad esempio “Odio l’Estate” di Bruno Martino, sottolineando ancora una volta la forte affinità esistente tra le forme d’arte poste in essere.
Il pubblico, da par suo, ha risposto “presente” all’appuntamento non soltanto fisicamente ma mostrandosi sempre più “protagonista” lungo tutto la durata dell’incontro, con interventi sentiti, utilizzando sul palco uno stile interpretativo pregno di pathos.
La volontà di scoprirsi parte integrante di una crescita comune regolata dal “sentire” letterario e musicale, avvalorando e rendendo omaggio ad un patrimonio cognitivo internazionale, ricco variegato, importante, ha rappresentato ancora un’altra volta l’ingrediente principale che ha reso possibile il successo dell’avvenimento sopra descritto.
” …e per concludere in bellezza la strepitosa carrellata letteraria delle ultime settimane… va ora in onda “Poesie e dintorni”, con la partecipazione straordinaria del Poeta professionista vivente Guido Catalano da Torino, accompagnato dalla piccola orchestrina delle meraviglie in Jazz”.
Probabilmente io, al posto del presentatore Carlo Borgogno, avrei immaginato di introdurre ai presenti in anfiteatro il finale della serata conclusiva di giovedì 12 Settembre proprio così … alla maniera di Corrado Mantoni, sciorinando qualche suo celebre tormentone e rifilando sornione un ammiccante “…e non finisce qui” subito dopo aver colto l’estasi nello sguardo di chi, in platea, era rimasto ipnotizzato dallo scintillio del mio frac, in bell’evidenza sotto i riflettori.
In realtà mi sono limitato a testimoniare un autentico boom di presenze, un ‘sold out” in quel del “Convivio”, ad ulteriore conferma di come il progetto abbia incassato consensi attirando la curiosità di tanti, anche e soprattutto in occasione della serata conclusiva.
“Poesie e dintorni”, ha celebrato la dirompenza comunicativa che è propria dell’arte di esprimersi in versi, la capacità di far breccia nell’anima dell’ascoltatore in un lampo, limitandosi all’utilizzo di poche parole ad incastro che alludono, che evocano sensazioni senza mai rivelarle espressamente, in un mistico gioco fatto di emozioni che ne rendono accattivante l’esercizio e l’ascolto.
Dopo aver portato in rassegna le poesie di autori come Montale, Leopardi, Majakovskij, Brodskij, Neruda ed altri, in un palco reso coreograficamente originale dalla presenza di alcuni televisori d’annata che trasmettevano pellicole storiche e dalla musica in sottofondo di un emozionante Trio Jazz, l’attenzione si è spostata sulla Guest star della serata, l’originale Poeta Guido Catalano e sulle sue irriverenti quanto esilaranti poesie, come “Tutti al mare”: le radioline/le parole crociate/ le parole del vicino d’asciugamano/le panze pelose/le chiappe chiare/le borse frigo/lo sbarco in Normandia…
Con la parola “Fine” ivi posta si conclude la cronaca assai divertita di un tris di serate (al calar dell’estate) davvero entusiasmanti.
Ma chi potrebbe mai dire se la parola “Fine” non sia volta a celare soltanto “l’Ancora“…
A cura di Gaetano Cuffari