Intervista di Federico Negro a Giovanna Guardiani
Giovanna Guardiani è nata a San Remo, attualmente vive a Pescara. E’ insegnante, nel 2012 esce il suo libro “Un dono per me e per te” Edizioni Montag. Si tratta del suo esordio letterario, molto apprezzato dalla critica. Sta per uscire il secondo libro di Giovanna Guardiani, romanzo edito da Nulla Die
Ciao Giovanna. Grazie per averci concesso la possibilità di intervistarti.
Intanto complimenti per l’uscita del tuo romanzo. Come convinceresti un tuo potenziale lettore ad Acquistare “Un dono per me e per te”?
Grazie a voi, grazie per l’intervista e grazie per i complimenti. Appena il libro è stato edito da Edizioni Montag ho fatto conoscere Un dono per me e per te sul territorio nazionale. Ho dedicato al mio libro una pagina facebook, qui ho raccolto varie recensioni scritte da Gioia Lomasti, Francesco Arena, Cristina Pelucchi, Roby Guerra e un’intervista fattami da Roby Guerra. Intervista che è stata inserita poi in un libro “Al di là della destra e della sinistra” a cura di Sandro Giovannini e Roby Guerra edizioni La Carmelina. Nella pagina facebook ho inserito alcuni pezzettini del libro accompagnandoli con immagini. Qesta piattaforma sociale mi ha aiutato moltissimo a far conoscere il libro ai bibliotecari, ai librai e a conoscere tantissime persone : scrittori, giornalisti e ognuno come ha potuto mi ha aiutato a promuovere il libro. Quindi per far conoscere “Un dono per me e per te” e convincere a leggerlo io mi sono servita di facebook; muovendomi su questo terreno mi è stato possibile partecipare al premio letterario Città di Cantù dove mi sono classificata sesta e al festival dell’eccellenza femminile d’abruzzo. La rete è un ottimo strumento per promuovere il proprio libro.
Da dove nascono i personaggi dei tuoi romanzi? Sono frutto della tua immaginazione oppure prendi spunto dalla realtà circostante?
I vari personaggi nascono dal voler comunicare all’altro, e quindi al lettore, i miei pensieri, le mie riflessioni, ciò che ho compreso durante la mia vita, mi spiego meglio nel libro, per esempio, parlo del problema della dipendenza, dipendenza da una sostanza, da una relazione e per parlare di questi aspetti creo due personaggi immaginari. In questo modo creo tutti i vari personaggi. Ognuno di essi comunica qualcosa di molto importante e soprattutto di molto positivo, il mio libro tende, infatti , alla positività della vita.
Nel saper raccontare i singoli eventi, che di volta in volta si susseguono, vi è una parte di te nel tuo scritto?
In “Un dono per me e per te” ci sono molti spunti autobiografici, questi mi servono per parlare di vari argomenti, parlando della mia infanzia parlo infatti della vita contadina in contrapposizione al mondo consumistico, supertecnologico di oggi, quando scrivo della mia gioventù in verità parlo dei giovani vissuti intorno al 68, anni di grande fermento, quando dico che sono insegnante in realtà parlo della scuola italiana ,quando scrivo dei viaggi che ho compiuto, parlo del modo di vivere di altri popoli.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non credo di avere autori di riferimento, ho letto, ho gustato tantissimi libri, in particolare i libri di quegli scrittori che hanno rivolto la loro attenzione alla psiche, all’anima dell’uomo. Quando scrivo seguo il mio sentire, il mio pensare, se poi il mio sentire, il mio pensare sono il risultato delle letture con cui ho nutrito il mio essere non saprei, io non so ritrovare i singoli autori i singoli granelli che messi tutti insieme hanno creato quella che sono e quindi anche il mio libro.
Se ti dovessi definire in poche parole come autrice quali sarebbero i termini che utilizzeresti?
Autrice che legge la vita usando, per farsi comprendere, un linguaggio semplice, chiaro. Tutti devono essere messi in condizione di capire ciò che leggono. Io nei miei scritti parlo di cose profonde, complesse ma attraverso il linguaggio che uso anche il vecchietto che non è andato a scuola capisce ciò che dico, anche il bambino che frequenta la scuola primaria.
In generale come vivi il momento poco allegro del libro, e in particolare quello delle case editrici, le quali molto spesso costringono autori e autrici pur validi, a dover pagare, per vedersi pubblicato un proprio sogno?
Per quello che riguarda me il mio libro è stato edito da edizioni Montag e non ho versato alcun contributo alla casa editrice sotto nessuna forma. In generale, uno scrittore oggi ha molte più possibiltità di pubblicare il proprio libro senza dover pagare. Internet in questo senso aiuta molto in quanto è facile trovare l’elenco delle case editrici free o quelle a doppio binario. Quindi se il libro è ben scritto, ha qualcosa da dire, trova un editore.
Se dovessi riassumere in alcuni aggettivi, il tuo modo di essere e scrivere, quali sarebbero?
Libera, naturale, indipendente, forte, il mio editore ha scritto sulla quarta di copertina: dolce, romantica, tenera a volte cruda e io concordo.
Quando scrivi, vi è una causa scatenante, oppure il tutto avviene nell’immediatezza di un istante?
Dipende, un giorno posso scrivere perché c’è una causa scatenante, un altro il tutto avviene nell’immediatezza di un istante. Di solito, comunque nasce da un sentire interno.
Per finire. Il tuo romanzo parla d’amore, cosa dovrebbe restare ai tuoi tanti lettori come testimonianza per aver letto “Un dono per me e per te?”
Io mi auguro che resti nei miei lettori un profondo amore per la vita e sapere dove guardare per stare bene, per percepire la bellezza di questo mondo. Su Dinamismo Poetico ho letto “Un dono per me e per te” : l’anima in un libro. Una lettrice ha scritto : la lettura del libro, proprio come la scrittrice auspica, mi ha regalato momenti di leggerezza, serenità e ha stuzzicato i ricordi belli della mia vita. Giovanna Guardiani è riuscita egregiamente a donare una parte di sé agli altri portando alla luce aspetti essenziali e veri dell’essere umano; attraverso la sua storia personale è così riuscita a dare senso alla vita di tutti gli esseri umani. E’ riuscita a portare alla luce l’essenza dell’umanità a dispetto dei falsi valori veicolati dai mass-media e dalla società moderna. Questo romanzo perciò potrebbe diventare un ricettario di felicità per tutti i giovani di oggi che si affacciano alla vita già delusi e sfiduciati. La vita è bella anche se il futuro sembra promettere poco. Ognuno dovrebbe godere della bellezza dell’esserci senza sforzarsi di raggiungere falsi traguardi.
Ciao Giovanna. Grazie per averci concesso questa esaustiva intervista.
A cura di Federico Negro