Una Saga Medioevale di Alessia Ferrari Dream

Esce nel mese di Aprile 2018 Una Saga Medioevale di Alessia Ferrari Dream – Youcanprint Edizioni – ISBN: 9788827823361 – Opera a cura di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo – Immagine di copertina e contributi a cura di Simona Cipollina Martorella – Prefazione a cura del Prof. Giangiacomo Amoretti. Un romanzo avvincente, con tutti gli ingredienti per catturare la mente ed il cuore di ogni lettore.

 

Dalla Prefazione a cura del Prof. Giangiacomo Amoretti

Un romanzo che sembra nascere come da un grandioso sogno ad occhi aperti, da una visione colorata e vivace di un mondo lontano da noi, governato soltanto dalle libere leggi della fantasia: un mondo che non ha e non vuole avere nulla di realistico e che, proprio per questo, l’autrice colloca in un Medioevo lontano dalla storia, entro coordinate geografiche del tutto vaghe e indefinite.  È un Medioevo favoloso ed onirico – come è in larga parte la vicenda che viene narrata. E i personaggi, se per un verso vengono acquistando, nel corso della narrazione, una loro fisionomia precisa e sempre più riconoscibile, per altro verso partecipano a questo clima di onirica astrattezza, tanto che risultano privi di un nome proprio; o, per meglio dire, assumono in sostituzione, come cifra identificativa, il nome della loro funzione nella narrazione, del loro ruolo o del loro compito. Ecco così il Menestrello e il Consigliere, il Re e la Principessa, il Tamburino e il Conte e via dicendo: che, identificati in tal modo con la loro principale caratteristica, paiono quasi assumere un valore assoluto ed emblematico, come se fossero le figure, immobilizzate una volta per sempre, di immaginarie carte da gioco.  E ad un variegato e affascinante gioco di carte assomiglia in effetti questo romanzo, con i personaggi che appaiono e scompaiono, si avvicinano e si allontanano, si cercano e si incontrano, ognuno ubbidendo alla propria specifica funzione nel meccanismo narrativo o, che è lo stesso, ai propri istinti e alle proprie inclinazioni. Così ci sono i “buoni” e i “cattivi”, gli umili e i nobili, i coraggiosi e i crudeli; e ognuno, sempre, con il proprio “volto” riconoscibile: un volto che – si direbbe – la narratrice “vede” ben vivo davanti a sé, proprio come se appartenesse a un individuo reale in carne ed ossa, al punto da riuscire a farlo “vedere”, pagina dopo pagina, anche al lettore.  Non altro significato, del resto, hanno le immagini che accompagnano il libro: sono ritratti, effettuati con grande bravura dalla disegnatrice Simona Cipollina Martorella, dei personaggi principali della vicenda, miranti a garantire loro una forte consistenza anche visiva e quasi plastica, in aggiunta a quella narrativa. Così l’azione si svolge, davanti agli occhi del lettore, come sullo schermo di un film, o piuttosto come sulle pagine di un album di fumetti; e ogni episodio acquista un rilievo che, pur non avendo nulla – già lo si è detto – di realistico, ha l’evidenza colorata e vivacissima di una visione liberamente fantastica.
In tale visione, tuttavia, nulla è lasciato al caso: i movimenti dei personaggi e le loro reciproche relazioni ubbidiscono a un congegno narrativo calcolato fin nei minimi particolari; e ogni figura vi recita un ruolo preciso e vi esplica una peculiare funzione. Al centro di questo meccanismo, quasi ne fosse il motore invisibile, c’è un personaggio particolarissimo, il quale, assente dall’azione perché messo a morte proprio all’inizio della vicenda, tuttavia è legato quasi ad ognuno dei protagonisti, influenzandone nascostamente le decisioni e i sentimenti. Si tratta della bella Strega, forse la figura più affascinante di tutto il romanzo: donna intelligente e dolcissima, affettuosa e sensuale, è il punto di riferimento, positivo per i “buoni” e negativo per i “cattivi”, di tutti gli altri personaggi. In lei si manifesta e si incarna quell’ideale di gioia di vivere, di libera sensualità e di delicata leggerezza cui si ispira chiaramente la narratrice; e quindi, in qualche modo, si rivela il senso profondo dell’intero “gioco” del romanzo, che su questo ideale si misura e in questo ideale trova – sembra – la sua ultima, più persuasiva giustificazione.

A cura del Prof. Giangiacomo Amoretti
Docente di letteratura italiana presso l’Università di Genova

 

Locandina Una Saga Medioevale di Alessia Ferrari Dream

error: Il contenuto é protetto!
Skip to content