Leccius racconta Storie di gatti di Chiara Taormina
Esce il 14 Aprile 2016 Leccius racconta Storie di gatti – di Chiara Taormina – Opera a cura di Gioia Lomasti e Marcello Lombardo – Immagine di copertina e interno opera a cura di Serena Bonadonna – Filastrocche a cura di Maurizio Maiorana – Prefazione a cura di Michele Merenda – Progetto in collaborazione con vetrinadelleemozioni.com promozione autori e artisti – ISBN 978-88-6682-778-8.
Dedico questo libro a tutti i gatti che vivono nel mio giardino. In particolar modo, due di loro hanno toccato il mio cuore: Ares e Hope, scomparsi ma sempre presenti nei quotidiani pensieri. – SEGUICI SULLE FANPAGE I gatti di Chiara – Leccius racconta Storie di gatti – Chiara Taormina – Sito Web.
Storie di alberi e di gatti. Racconti di piante sagge che proteggono animali in cerca di loro stessi e di animali che scoprono la felicità nascosta nelle piccolezze quotidiane. Tutto grazie a delle fronde benevole, che fanno da “ombrello” alla pioggia battente della vita. Nelle tre nuove composizioni di Chiara Taormina, quindi, vi sono dei messaggi che vanno oltre la facile allegoria o la metafora ad effetto, elementi che comunque dovrebbero essere sempre contenuti in qualsiasi favola che si rispetti. Le favole, infatti, possiedono in sé la magia di saper educare in maniera differente, facendo cioè aprire una porta sui valori concreti e poi permettere che chi legge in tenera età possa trovare la propria strada, sulla quale finalmente camminerà verso casa. La sua vera casa, quella che si è costruito da solo con tutto se stesso. Anche grazie alle favole, sì. Gli esseri umani possono essere tutto questo, soprattutto quando ci si rende conto che occorre recarsi in una realtà come quella descritta nell’introduzione, dove può esistere anche un altro punto di vista che permetta di vivere in maniera differente, preparando difatti il terreno ad un modo nuovo di intendere la vita. Così, gli alberi coscienziosi intraprendono una vita che servirà a responsabilizzarli, a farli crescere nella loro linfa interiore mentre si prendono cura di questi gatti scapestrati, sempre curiosi e a caccia di novità per natura, aiutandoli a far fronte alle esigenze del momento e – allo stesso tempo – ad insegnar loro che prima o poi bisogna imparare a camminare da soli. Perché la vita appartiene a ciascun individuo e nessuno la può vivere al posto suo. È un grande insegnamento quello contenuto nelle tre favole della scrittrice palermitana, sicuramente frutto della ricchezza ereditata da autori come Antoine De Saint-Exupéry, che scrivendo di un “piccolo principe” parlava al cuore di tanti adulti i quali probabilmente si vergognavano di essere stati anch’essi un tempo bambini. Ma forse, si vergognavano solo di non esserlo più da tanto tempo. Qui però le storie finiscono sempre bene, perché anche le situazioni importanti possono avere un lieto fine. Di sicuro, i gatti hanno bisogno di una guida per destreggiarsi tra tutte le diavolerie caotiche con cui gli esseri umani hanno invaso quell’ambiente che un tempo era di tutti. Tanto che poi finiscono per vivere con gli stessi problemi degli uomini: desiderio di notorietà, qualche invidia, necessità di essere amati per riempire l’esistenza, bisogno impellente di trovare un tetto per la propria famiglia… E magari, riuscendo a realizzare loro stessi, daranno anche un senso di calore a quella padrona della prima favola, la quale vede entrare una gatta che sta per partorire i suoi gattini nella cuccia del vecchio cane che non c’è più. Chissà, forse in un’altra storia è stato proprio quel cane a mandare i gatti a scaldare il cuore della sua padrona rimasta sola.
Nelle favole, tutto è possibile. Come nella vita.
A cura di Michele Merenda