Mario “Il Vecchio” e la poetica di Gioia Lomasti e Marco Nuzzo

Lettera di Mario Il Vecchio

Lettera di Mario Il Vecchio
a Gioia Lomasti e Marco Nuzzo

Questa la lettera arrivatami oggi da parte di Mario “Il Vecchio”, un signore del mio paese alla soglia dei novanta, che è riuscito, attraverso le mille difficoltà dell’epoca, a raggiungere la quinta elementare, ma che ancora conserva quell’amore per la cultura, quella scintilla che pochi “Dottori”, rei d’una certa ostentazione, conservano. Mario, uno della vecchia guardia, uno che non si arrende, ostinato a voler imparare sempre e comunque. Non posso che sperare di conservare quella tua stessa luce, quella tua stessa fame di sapere propria di un fanciullo, mentre mi attraversano gli anni. Grazie, Mario.

Marco Nuzzo

Marittima Marzo 2013

Carissimo Marco e Sig.ra Gioia Lomasti

Alle Vostre “Signorie” mi è difficile scrivere, persone virtuose e di vasta cultura montagne impervie del sapere.

Mi sento un minimo mollusco, che vive nelle profondità oceaniche allo scuro di ogni risorsa che madre natura può offrire. Chi sono io? Un povero Cristo di quinta elementare non finita se non con un po’di scuola serale per ottenere il Certificato di quinta elementare, perché periodo bellico 1939-43, tramite Alfredo Quaranta insegnante e Ennio Frassanito studente magistrale. Ero pazzo per la scuola ma la precarietà famigliare era alle stelle con otto figli due genitori e una nonna.

I miei mi dichiaravano pazzo, la scuola non serve, ma c’è il bisogno di un lavoro per poter sfamare 11 bocche e con ciò mi è stato difficile mentre i miei coetanei hanno potuto continuare per poi classificarsi nei vari ceti: chi professionisti, chi ufficiali nel campo militare. Se anche miseria, fame, analfabetismo e guerra ho tenuto a portata di mano qualche libro e mi son dato da fare a leggere e rileggere, scrivere quanto avevo letto dalla adolescenza a tutt’oggi: passi, riferimenti, appunti, approcci di storie e migliaia di poesie riscritte a penna di tantissimi poeti, scrittori e saggisti. È l’unica soddisfazione per essere informato sui vari temi della vita che può offrire.

Non voglio essere egoista, parlare solo di me ma per chiarezza a Voi persone scaltre e di infinita dolcezza e idilliaca serenità. Bravissimi cantori dell’enfasi assoluta e dell’esaltazione mistica, ma che dirvi ancora di quanto meritate, la vostra cultura letteraria così profonda così vasta dove trovate ispirazione per le più splendide poesie che non tutti, o per tanti me compreso, sono difficili ma ricchissime di estro invidiabile.

Anime di Gioia Lomasti e Marco Nuzzo

Anime di Gioia Lomasti e Marco Nuzzo

Bellissima l’introduzione del bravissimo giornalista Alessandro Spadoni dove esalta le vostre virtù, ma anche di speranze, incontri  e abbandoni ecc… che il vostro poetare è impreziosito di neologismi, espressioni e affetto ma anche di memorie e ricordi. Più vicino alla corrente di Dino Campana, mi piace dove cita Spadoni che le librerie sono stracolme di professionisti della scrittura e vincitori di premi e di riconoscimenti ma: privi di estro creativo come indietro vi ho citato, e poi essendo molto amico del compianto Vitale Boccadamo, deceduto pochi giorni orsono, si parlava sempre su qualche personaggio poetico di sbieco ma io, lodavo “Lui”, perché aveva una intuizione, un estro e poi una perfetta dialettica per la poesia dialettale, dove nelle due presentazioni dei suoi libretti il Prof. Donato Valli lo elogiava tantissimo per il suo dialetto.

Marco; a parte tutto, nella raccolta delle tantissime poesie le Vostre (secondo me le ho paragonate al poeta Salvatore Toma, a Shelley, a J. Keat perché le trovo strane ai tanti poeti che ho avuto a che riscriverle come, per esempio: Ungaretti, Montale, Leopardi, Carducci, G. Pascoli chiedo scusa di tutto ciò nel mio piccolo) ma le trovo tutte diverse ma rileggendole più volte rendono simpatiche e belle. Ma poi ne ho tantissime di Garcia Lorca, Neruda, Poe, Gibran ed altri Pavese, Gozzano, Salinas, Cvetaeva, Govoni ecc…

È una mia passione ma che tanto, insieme alle tue prime, regala insieme a tanti appunti storici di personaggi greci, latini, medievali e moderni, scrivo e riscrivo un po’ di tutto per tenermi aggiornato se anche la mia umile cultura è quella, però chiedo sempre a personaggi come Voi, tantissime cose per scrivere se anche per certi non conta ma per me è tutto.

Un cordiale e sentito ringraziamento desidero rivolgere a Te e alla Gentilissima scrittrice “Gioia Lomasti”, per le vostre superbe pagine di lode che non tutti, compreso me, sono al pari di capirle e poi un ricordo sul compianto cantautore De André .

Vi saluto perdonando il mio contenuto.

Complimenti ancora

Mario “Il Vecchio”

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