INTERVISTA DI GIOIA LOMASTI E GAETANO CUFFARI A NINÈ INGIULLA

Antonino Ninè Ingiulla

Ninè Ingiulla

Il sito vetrina delle emozioni ringrazia per questa intervista Antonino (Ninè) Ingiulla cantautore, attore e chitarrista.

Nato a Biancavilla (Catania) nel 1985, nutre fin da tenera età una grande passione per il canto e per la canzone d’autore italiana.   Parallelamente agli studi scolastici, approfondisce lo studio delle opere letterarie classiche e medioevali, in particolare della Divina Commedia di Dante Alighieri, di cui ha imparato a recitare a memoria numerosissimi canti. È diplomato al liceo classico Arnaldo da Brescia, laureato presso l’Università degli Studi di Brescia, e diplomato alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali. Oggi è anche uno stimato avvocato.

Dal 1995 al 2000 ha preso lezioni private di chitarra classica e acustica. Dopo aver suonato e cantato da solista in numerose feste private, teatri e locali pubblici, nel 2007 scrive il suo spettacolo: “ Dante e De André – IL SOGNO: INFERNO”. Poi successivamente ìdea la rappresentazione dedicata alla cantica del Purgatorio, intitolato “Dante e De André – Dove l’umano spirito si purga e di salir al ciel diventa degno.”  Egli è, inoltre, autore dello spettacolo “ Voci da Spoon River.” Ad oggi si esibisce anche  in numerose interpretazioni di pezzi inediti (di cui è autore – arrangiatore e paroliere) e tributi ai grandi della musica leggera italiana e internazionale, lavorando con numerosi musicisti, tra cui Giorgio Cordini, già chitarrista di Fabrizio De André dal 1991 al 1998, anno della morte del cantautore genovese.

Dal 2013 è iniziata una proficua collaborazione col maestro di violino DANILO ARTALE, versatile polistrumentista (pianoforte, mandolino, ukulele), che collabora a sua volta con giganti della musica mondiale come ENNIO MORRICONE, NICOLA PIOVANI. Con l’amico Danilo Artale, Ninè ha formato un gruppo cui ha dato il nome di “SOGNO NUMERO 2”.

Dal 2007 ad oggi, NINÈ presenta le seguenti proposte artistiche:

1) DANTE E DE ANDRÉ – IL SOGNO. INFERNO “ Dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi ” – spettacolo teatral-musicale sull’Inferno di Dante;
2) DANTE E DE ANDRÉ “Dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno” – spettacolo teatral-musicale sul Purgatorio di Dante;
3) VOCI DA SPOON RIVER – omaggio a Fabrizio de André;
4) “Tributo a Fabrizio De André” insieme alla nuova rinomata band denominata “Mercantinfiera”;
5) Concerti o tributi con un vasto repertorio di cover italiane e internazionali, riarrangiate in chiave acustica.

Ad oggi Ninè si è esibito, con grande e costante consenso di pubblico, dal nord al sud Italia, spiccando la sua presenza a Roma, in Vaticano in occasione del rinomato “Premio Sciacca”, a Firenze al Teatro “Le Laudi”, a Brescia in sedi quali l’Università degli Studi di Brescia Altri teatri importanti in cui si è esibito sono il Teatro S. Afra, il Teatro S. Carlino, la bellissima chiesa di San Giorgio (teatro di importanti concerti di musica classica di altissimo livello), il Teatro “Verdi” di Fiorenzuola D’Arda, Villa Mazzotti (in occasione dell’importante rassegna annuale della Microeditoria), numerose scuole medie e superiori di Brescia e provincia, come il Liceo Copernico, Liceo Arnaldo, Scuola Media Bettinzoli, IISS Primo Levi, ITIS, Abba-Ballini, oltre che in diversi locali privati e piazze di comuni di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia.

Ciao Ninè, benvenuto su Vetrina delle Emozioni. Potresti preliminarmente raccontare ai nostri lettori com’è iniziato il tuo percorso artistico?

Grazie. Sono onorato di essere vostro ospite! Il percorso è iniziato con i miei concerti nei pub e nei locali del bresciano. Ero voce e chitarra nel duo e nel trio di cui facevo parte. Pian piano è cresciuto tutto; e così ho cominciato ad esibirmi per le scuole ed i teatri della provincia di Brescia, fino a “sconfinare” nelle altre regioni. Ed ora eccomi qui.

Sei un estimatore della letteratura classica e della canzone d’autore. Queste tue due passioni si sono fuse nel tuo originale spettacolo musicale intitolato “Dante e De André”. Potresti parlarcene?

Questi spettacoli nascono dalla necessità di assecondare ed esprimere le mie passioni: le cantiche della Divina Commedia e la poesia in musica di Fabrizio de André.

Ho fatto incontrare due artisti vissuti a distanza di secoli l’uno dall’altro, che hanno in comune la straordinaria capacità di svelare l’animo umano.

Nelle opere di entrambi non ci sono storie di fate, di utopie, bensì il vizio e la virtù, la forza e la debolezza: l’uomo dunque che piange, che ride, che ricorda, che ha rimpianti e rimorsi, che odia e che ama e che, nel Purgatorio, nutre la speranza di arrivare alla salvezza, come è nutrita dai personaggi di Fabrizio de André. Lo spettacolo unisce alla recitazione e spiegazione di celebri passi tratti dall’Inferno e dal Purgatorio della Divina Commedia di Dante Alighieri, le più belle canzoni di Fabrizio de André e momenti musicali.

Esistono, a tuo avviso, delle assonanze tra il poeta toscano e il cantautore ligure?

Cosa hanno in comune Dante ed il cantautore genovese? Entrambi parlano dell’uomo, ne definiscono i contorni, le sfaccettature, le debolezze, i vizi, ma anche le virtù, il vigore, le emozioni. E così abbiamo deciso di metterli assieme, di fare convivere la sublime poesia musicale dell’Alighieri con la poesia musicata di De André.

Parliamo della tua passione relativa a Fabrizio De André. Esiste, a tua memoria, un aneddoto che sublima questo tuo interesse per il cantautore ligure?

Una domenica ero a casa sul divano con la chitarra in mano. Mi sono messo a strimpellare una canzone di De André che io amo intitolata “Disamistade”. Mi sono messo a cantarla e ho notato che ero discretamente efficace nell’esecuzione. È lì che è partito tutto. O forse mi piace solo pensarla così.

A tuo giudizio, che sviluppo ha avuto il cantautorato italiano negli ultimi anni?

Pessimo. Non saprei cosa altro aggiungere perché non esiste da molti anni il cantautorato.

Potresti parlarci del tuo personale tributo teatrale a De André intitolato ” Voci da Spoon River”?

Come tutti gli amanti di Fabrizio sanno, per la stesura dell’album “Non al denaro, non all’amore nè al cielo” del 1971 Faber trasse più che ispirazione dai testi del libro di Edgar Lee Masters. De André scelse nove delle 244 poesie e le trasformò in altrettante canzoni, cambiandone e, a parere del sottoscritto, in alcuni casi (vedi “Un Ottico”) addirittura migliorandone il pregio letterario.

Le nove poesie scelte toccano fondamentalmente due grandi temi: l’invidia (Un matto, Un giudice, Un blasfemo, Un malato di cuore) e la scienza (Un medico, Un chimico, Un ottico). In questi due gruppi si possono scoprire delle simmetrie: il giudice perseguitato da tutti trasforma la sua invidia in sete di potere e si vendica, il chimico è tanto preso dalla scienza e dalla ricerca di un ordine perfetto da essere incapace di amare. Il malato di cuore rappresenta l’alternativa all’invidia, pur essendo in una situazione tale da poter invidiare tutti gli altri, riesce a vincere l’invidia grazie all’amore invece di lasciarsi trasportare dall’egoismo. I buoni propositi del medico vengono schiacciati dal sistema che lo obbliga a essere disonesto, mentre l’ottico vuole trasformare la realtà e mostrarci un'”altra” realtà più vera.

Nel mio spettacolo recito alcune delle 244 poesie, accostandole ad alcune delle canzoni di Faber, cercando di andare al di là dell’album “Non al denaro, non all’amore nè al cielo”, individuando in questo modo altre canzoni di De André i cui personaggi si attagliano a quelli di cui narra Edgar Lee Masters.

Piazza

Negli anni, hai portato in giro per tutta l’Italia i tuoi originali spettacoli. Che impressioni hai maturato a tal riguardo?

Grande attenzione da parte del pubblico che rivela un enorme bisogno di ascoltare tutto ciò che lo emoziona. Sono contento della partecipazione e dell’affluenza ai miei spettacoli.

Potresti svelarci i tuoi progetti futuri?

Per quanto riguarda le novità: da poco sono diventato il vocalist di una strepitosa band veneta denominata “ Mercantinfiera”, i cui componenti sono musicisti sopraffini. Con loro porteremo nei teatri italiani il tributo a Faber. Cominceremo dalla regione Veneto per poi toccare quasi tutte le regioni della Penisola. Non vi posso svelare di più.

Per il resto continuerò a presentare nei teatri, le scuole e le piazze il mio spettacolo “Dante De André: il sogno. Inferno”.

Link di Riferimento:

Fanpage Ninè Ingiulla 
Fanpage Mercantinfiera

 

A cura di Gaetano Cuffari e Gioia Lomasti

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